Showing posts with label erbe terapeutiche. Show all posts
Showing posts with label erbe terapeutiche. Show all posts

Wednesday, June 27, 2012

Fegato sano. Alveo ed effetto della sinergia.


Fegato sano. Alveo ed effetto della sinergia*:

Per saperne di più entra nel sito:  http://erbedellasalute.elitaris.com/

Frammenti della conferenza tenuta da dott. Sohrab Khoshbin durante l'incontro in Polonia nel 2010.

"Durante i 25 anni della mia pratica clinica, ho potuto constatare, che la maggior parte della gente soffre a causa dell'intossicazione dell'organismo causata da tossine e uno scorretto funzionamento del sistema immunitario.
La storia di Alveo è cominciata con una miscela di cinque erbe, che somministravo ai miei pazienti. In base alla loro opinione, modificavo la ricetta – toglievo alcune erbe ne aggiungevo alcune altre. Così con questo metodo, dopo 25 anni è nato Alveo.

Il lavoro per ottenere Alveo:

Ognuna delle 26 erbe svolge una funzione diversa. Di conseguenza mi aspettavo che Alveo, avendo un' ampio raggio di utilizzo, aiutasse nei diversi disturbi. Ma quando si usa una miscela di erbe, bisogna prendere in considerazione un nuovo effetto, quello della sinergia*. Cioè quando mescoliamo le medicine, esse possono cominciare ad agire in un modo che non avevamo previsto.

Il primo effetto che mi aspettavo dalla somministrazione della formula di Alveo era la disintossicazione. Le 26 erbe contenute nel prodotto, effettivamente purificano l'organismo dalle tossine. Contavo anche sul rafforzamento del sistema immunitario, il quale è particolarmente importante per il nostro organismo, dato che quando viene meno, ci espone alle varie malattie.

Vale la pena di ricordare anche l'effetto della rivitalizzazione, che ha luogo grazie alla disintossicazione. Più forte è l'organismo, megio si difende dalle malattie. Mi aspettavo anche la purificazione e lo schiarimento della pelle. Ma contavo sopratutto sul fatto che purificasse il fegato. E' l'organo più importante del nostro corpo e se non funziona bene, tutto l'organismo ne riceve un'influenza negativa.

Il fegato sano.

Oggigiorno praticamente non esiste una persona con il fegato sano.
Questo è causato dall'inquinamento dell'aria, della terra ed il cibo profondamente trasformato ed elaborato. Se siamo troppo nervosi, soffriamo di bruciori allo stomaco, non abbiamo appetito oppure mangiamo troppo ed ingrassiamo – sono i sintomi legati allo scorretto funzionamento del fegato. Alveo rimuove le tossine da tutto l'organismo, quindi anche dal fegato e nello stesso tempo ci fornisce tutte le necessarie vitamine e minerali. Il nostro prodotto è adeguato anche per le persone che godono di buona salute, visto che previene le malattie. E' opportuno sottolineare che Alveo aiuta nel corretto trasporto dell'ossigeno in tutte le cellule dell'organismo. Lo prende nei polmoni e lo trasmette ad ogni cellula del nostro corpo e come ben sappiamo, senza non siamo in grado di funzionare correttamente.

Alveo aiuta a liberarsi dalle allergie perchè purifica l'organismo. Aiuta anche a ripristinare la corretta flora batterica che fa parte di ogni organismo.

Accelera la cura delle ferite e il rinnovamento dei tessuti. Facilita la digestione, dato che controlla la sovrapproduzione dei succhi gastrici. Aiuta a prevenire e curare le infezioni.Alveo è un potente antiossidante e grazie a ciò, permette di mantenerci giovani più a lungo.

La sua caratteristica singolare consiste nel fatto che il 100% va nella circolazione e poi nelle cellule. Creando la formula del prodotto prevedevo le proprietà esposte sopra, ma durante 5 anni dalla sua esistenza sul mercato ho ricevuto notizie che riguardano nuovi effetti - gli effetti della sinergia.

Personalmente ho incontrato un paziente, un bimbo che dopo due mesi di assunzione di Alveo, è guarito dall'epilessia. Avevamo casi di infiammazione dello stomaco, pesanti costipazioni e altri problemi legati alla digestione che sono scomparsi dopo alcuni mesi di assunzione di Alveo. 

Come sappiamo, il prodotto aiuta anche le persone che soffrono di mal di testa, problemi della pelle e tanti altri. Abbiamo dei pazienti che dopo l'assunzione di Alveo si sono liberati dai problemi di fegato."

Per saperne di più entra nel sito:  http://erbedellasalute.elitaris.com/

Alla salute!
-------------
Sogna-Agisci-Ottieni
Isabella

Thursday, February 18, 2010

Achillea Millefoglie


L’Achillea Millefoglie (Achillea millefolium L.) è una pianta sempreverde di tipo erbaceo, perenne ed intensamente aromatica.

Viene chiamata anche con una svariata quantità di altri nomi suggestivi.
Eccone alcuni: Erba dei Somari, Erba del Soldato, Erba del Marchese, Erba Pennina, Sanguinella, Stagnadora, Stagna Sangue, Erba dei Tagli, Erba de Feridas, Cent Pied.

Ha un fusto rigido e ramificato, foglie leggermente pelose, frastagliate (da qui il nome: Millefoglie) e lanceolate e fiori profumati bianchi o con sfumature rosa. Ha un’altezza compresa tra i 50 cm. ed il metro e mezzo. La sua radice è strisciante e tortuosa.

Originaria dell’Europa, dell’Asia settentrionale e dell’America settentrionale, l'Achillea Millefoglie è diffusa nell’ Italia settentrionale e sugli Appennini. Fiorisce sia in pianura che in montagna. Si trova solitamente in prati, pascoli e campi incolti, lungo i bordi dei sentieri e delle rocce fino ad oltre 2.200 mt. di altitudine. Non soffre il clima secco o freddo, ma si tiene lontana da habitat troppo umidi. In alcuni casi è infestante. Presenta un centinaio di varietà.
Alcuni nomi popolari con cui viene chiamata: “Erba dei Tagli”, “Erba de Feridas” o “Stagna Sangue”, confermano chiaramente le sue proprietà cicatrizzanti e le proprietà curative sugli arrossamenti e le infezioni cutanee.

Proprietà e Utilizzi:

L’Achillea Millefoglie ha una serie di proprietà quasi infinita e profondi effetti, sia nei trattamenti interni che esterni.

Viene utilizzata sia dalla medicina alternativa che da quella tradizionale per curare ferite, emorragie, febbre, epilessia ed ipertensione.

Ha proprietà aromatiche, emostatiche, batteriostatiche, espettoranti, antiseborroiche, antisettiche, diuretiche, antinfiammatorie (grazie alla presenza di azulene, acido salicilico, mentolo e tannini), sedative e antispasmodiche (aiuta, in particolare, a diminuire il dolore ed il ritorno del flusso mestruale e si utilizza anche per maschere calmanti e bagni rilassanti).

Come già ricordato, l’Achillea favorisce la cicatrizzazione e la disinfezione delle ferite (anche quelle ulcerose). Riattiva inoltre la circolazione e svolge un’azione astringente, antinfiammatoria e antisettica sulle mucose, sia interne che esterne.

Utilizzata come amaro-tonico, grazie all’ azulene, è in grado di rilassare la muscolatura liscia dell' apparato digerente, di stimolare l'appetito e di migliorare la digestione.

Si dimostra utilissima nella cura delle emorroidi, in particolare di quelle sanguinanti, grazie alla presenza dell'achilleina e dell'achilletina.

Viene usata nelle terapie dei disturbi gastrici e di quelli cardiocircolatori, delle prostatiti e della nausea.
Rallenta le diarree, viene utilizzata anche in caso di infiammazione dei reni e di colite, di dolori muscolari e torcicollo, come depurativo e come dimagrante. Attenua persino i fastidi della menopausa.
Viene utilizzata esternamente per impacchi contro le screpolature, per le varici e nel settore cosmetico, per pomate e creme solari.

Ha infine proprietà vasodilatatorie, è quindi perfetta per mani e piedi freddi.

Vengono utilizzati soprattutto i fiori e le foglie. L’impiego farmaceutico e fitoterapico dell’Achillea avviene sotto forma di decotto, di infuso, di succo di pianta fresca, di tintura madre e di olio essenziale (quest’ultimo è molto efficace per calmare i dolori reumatici e le nevralgie).

Il momento migliore per la raccolta dell’Achillea è l’estate, quando cominciano ad essiccare sia le foglie che i fiori. Questi ultimi devono essere raccolti di preferenza quando il sole è rovente e le loro qualità aromatiche e terapeutiche sono massime.

Storia e curiosità

Il nome “Achillea” è da collegare all’eroe greco Achille. Secondo quanto tramandatoci da Plinio, Achille curò le ferite di Telefo, re della Misia, e dei suoi compagni di guerra, nell'assedio di Troia e in altre battaglie. Sembra che ad informare Achille delle capacità cicatrizzanti ed emostatiche della pianta fu il suo maestro Chirone. Il nome definitivo della pianta fu comunque scelto da Linneo. Anche il medico greco Discoride la raccomandava per la cura delle ferite.

Nella medicina tradizione cinese, l’Achillea veniva impiegata per curare le irritazioni e i gonfiori provocati dai morsi dei cani e dei serpenti.

In India, è considerata efficacissima per la cura della febbre dalla medicina tradizionale Ayurvedica.

Nella tradizione medica degli indiani d’America sono assai note le sue qualità antispastiche.

I Celti la usavano nelle cerimonie magiche, in Irlanda veniva utilizzata per scacciare il malocchio e le malattie, i Cinesi la impiegavano per predire il futuro.
L'Achillea Millefoglie era ricercatissima in passato anche da spadaccini e sciabolatori per le sue proprietà cicatrizzanti.

Cucina

Il gusto dei fiori dell’Achillea è amarognolo, ma gradevole. Viene impiegata come aromatico e come aperitivo. Le foglie e i fiori essiccati vengono impiegati nella preparazione di alcuni liquori (soprattutto le varietà nane delle Alpi). Il celeberrimo genepy bianco, utilizzato nella preparazione di liquori ed amari, è in realtà una varietà di Achillea: l'Achillea moscata.
In Svezia veniva impiegata per fare la birra.

Le foglie più tenere, particolarmente aromatiche, possono essere aggiunte ad insalate e minestre. L’Achillea è eccellente anche per insaporire alcune salse.

anche Achillea Millefoglie fa parte di Alveo

Saturday, June 27, 2009

Equiseto


Con il termine Equiseto ci si riferisce generalmente all’Equiseto Comune (Equisetum Arvense), detto anche Coda di Cavallo. Il nome deriva dai due termini latini equi e saeta: coda (saeta letteralmente: crine) di cavallo (equi) ed allude alla forma curiosa di questa piccola pianta erbacea, molto diffusa in Italia e, in generale, in Europa, Nord-America ed Asia.

L’equiseto è uno degli ultimi discendenti di un gruppo di piante antichissime, un tempo di dimensioni enormi, che comparvero sulla Terra in epoca preistorica, come dimostrato dal ritrovamento di numerosi resti fossili.

Si tratta di una felce con un fusto lungo circa mezzo metro e senza fiori che cresce in luoghi umidi e freschi, in riva ai torrenti e anche in altura, spesso su terreni argillosi, dai quali ricava silice ed altri sali minerali.

I costituenti principali dell’Equiseto sono il silicio, il calcio, il potassio ed altri sali minerali, l’acido silicico, i flavonoidi e l’equisetonina.

L’utilizzo terapeutico dell’Equiseto è testimoniato dai trattati di medicina più antichi, che ne celebrano le proprietà remineralizzanti, emostatiche, e diuretiche, ma solo all'inizio del secolo scorso fu valorizzato dal punto di vista clinico e farmacologico.

L’Equiseto viene utilizzato nelle terapie della carenza di minerali, soprattutto per aumentare l’elasticità dei tessuti, per accelerare la guarigione delle fratture, per rinforzare ossa, unghie, capelli (in particolare quelli fragili) e cartilagini. Questo perché gli annessi cutanei (unghie, capelli, peli, etc.) sono molto ricchi di silice e perché, nel processo di calcificazione delle ossa, la presenza attiva del silicio (oltre a quella del calcio, del fluoro e del fosforo) favorisce il deposito del calcio. Il suo utilizzo terapeutico viene suggerito per l’osteoporosi, per i reumatismi e per l’artrosi.

L’Equiseto viene utilizzato anche nella cura dei gonfiori delle gambe, delle caviglie pesanti e degli edemi post-traumatici (le classiche “botte”), dell’infiammazione dei reni e delle vie urinarie, dell’acne, delle dermatiti e dell’eccessiva ritenzione idrica. Grazie alle sue proprietà emostatiche, coagulanti ed antinfiammatorie viene inoltre utilizzato per favorire la cicatrizzazione delle ferite, per curare le emorroidi, per curare le infiammazioni delle mucose del cavo orale e della gola, per le perdite di sangue dal naso e per la cura delle varici.

Per uso interno e fitoterapico è soprattutto indicato come diuretico, grazie alla presenza di sali. Esercita inoltre un’ottima azione depurativa, disintossicante ed astringente.

Può essere di aiuto come complemento nelle cure dimagranti, nel mantenimento e nel miglioramento dell’elasticità cutanea. Preserva la cute dalla formazione delle rughe e dall'invecchiamento e combatte efficacemente la cellulite. Ha un’azione anticancerogena (aiuta ad eliminare scorie metaboliche come la nicotina) ed è indicato persino per chi intende smettere di fumare. Per le sue proprietà abrasive viene utilizzato anche nel settore cosmetico nei prodotti esfolianti per il peeling.

La medicina cinese, oltre che in quasi tutti i casi sopraccitati, lo utilizza anche nella terapia della dissenteria e per le ulcere.

Alcune Curiosità:

I greci ed i latini, prima e dopo le guerre, usavano fare una miscela a base di Equiseto che davano in pasto ai cavalli per garantirgli una buona riserva di ferro ed energia. Anche oggi l’Equiseto è largamente utilizzato negli integratori per questi animali.

I fusti dell’Equiseto possono essere cotti e consumati come gli asparagi (anche se il gusto è decisamente diverso) dopo esser stati lasciati a bagno a lungo con acqua e limone. Possono essere cotti col burro o esser utilizzati come ingrediente di gustose polpette gratinate con ricotta, uova, aglio, pangrattato, peperoncino, burro e sale.