Tasso barbasso (Verbascum thapsus)
È una pianta elegante che può raggiungere i due metri di altezza. Ha fiori graziosi di color giallo pallido, abbastanza grandi. Le foglie sono piuttosto grandi e spesse. Il suo nome scientifico Verbascum deriva dal vocabolo latino barbascum, che significa:"pianta barbuta". Tutta la pianta è infatti coperta da una folta peluria. Si trova un po’in tutta Europa ed in alcune zone dell’Asia.
Fin dai tempi antichi i fiori e le foglie (raramente le radici) di questa pianta venivano utilizzati come specifico ed efficace rimedio nella cura dei problemi respiratori.
Sono ormai ben note le sue proprietà lenitive, diuretiche, calmanti, antispasmodiche, antinfiammatorie, rilassanti ed espettoranti.
È particolarmente efficace nella cura del tratto superiore dell’apparato respiratorio, in particolare nel trattamento delle tonsilliti, delle faringiti, delle laringiti e delle tracheiti. Ma è ottimo anche per la cura della bronchite, delle congestioni polmonari, del raffreddore, della tosse catarrale e della tosse secca, dell’emoptisi (sangue nel catarro), delle irritazioni dei bronchi, della pleurite, della rinite allergica, della sordità catarrale e dell’asma.
Il Tasso Barbasso viene consigliato anche nella cura degli eccessi dell’emotività perché è in grado di calmare l’aritmia cardiaca e le palpitazioni.
A seconda del tipo di medicamento utilizzato (infuso, fomento, oleolito, etc.) è validissimo anche nella cura delle irritazioni del tubo digerente, dell’infiammazione delle vie urinarie, della diarrea, dell’ulcera, delle emorroidi, delle ragadi, dell’otite esterna e di vari altri problemi dell’orecchio.
Alcune curiosità:
Il fusto del Tasso Barbasso veniva utilizzato per far luce nella Roma Antica, quando la pianta era nota con il nome di Candelaria.
Il Tasso Barbasso viene nominato anche da Alessandro Manzoni nel celeberrimo romanzo I Promessi Sposi come una delle piante cresciute nell’orto, un po’abbandonato, di Renzo: "...il tasso barbasso, con le sue grandi foglie lanose a terra e lo stelo diritto all'aria , e le lunghe spighe sparse e come stellate di vivi fiori gialli..."
Secondo la florigrafia o “linguaggio dei fiori” (modalità di comunicazione “silenziosa” in gran voga già nell’Ottocento, in particolare in epoca vittoriana), il fiore del tasso barbasso simboleggia “il sollievo”.
Si racconta anche che, un tempo, i contadini delle campagne usassero le morbide foglie di questa pianta per imbottire le scarpe e tenere i piedi al caldo durante l'inverno.
Volevo ricordarti che Tasso Barbasso e' un dei 24 estratti di erbe fresche che si trovano nella bevanda - integratore Alveo.
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