Wednesday, March 31, 2010

La Liquirizia (Glycyrrhiza Glabra)



















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La Liquirizia (Glycyrrhiza Glabra) è una pianta erbacea perenne che appartiene alla famiglia delle Leguminose. Può superare il metro e mezzo d'altezza. I piccoli fiori sono di colore viola-azzurro intenso.

Il nome significa "radice dolce" e deriva dal greco (glykys =dolce e riza =radice).
Cresce lungo le calde coste dell'Europa mediterranea in terreni sabbiosi, aridi e argillosi e in Paesi dell’Asia meridionale come Cina, Afghanistan, Pakistan e Turchia. In Italia è presente in Abruzzo, Basilicata, Sicilia e, soprattutto, in Calabria (dove, secondo l’autorevole Enciclopedia Britannica, si coltiva la miglior qualità di liquirizia del mondo).

È una pianta aromatizzante, dissetante e dolcificante. Le radici, sbucciate e fatte essiccare, vengono vendute sotto forma di bastoncini di piccole dimensioni da masticare, ma sono impiegate soprattutto per l'estrazione del succo che ha un sapore agrodolce ed è costituito per il 10-20% da glicirrizina. Una lunga bollitura dalle radici permette di ottenere un succo molto scuro, che costituisce la base per la produzione della liquirizia nera e viene utilizzato per vari scopi: aromatizzare e colorare la birra, preparare pasticche, realizzare prodotti farmaceutici e di erboristeria, migliorare l’aroma e la qualità del tabacco.

Storia

L’utilizzo della liquirizia risale a molto tempo fa, era conosciuta in Asia già nel 3000 a.C. Viene citata nel Pen Ts’ao Ching, il primo e più classico erbario dell’antica Cina. La Cina è il Paese dove la liquirizia viene utilizzata da sempre per guarire la tosse, per curare i disturbi del fegato e le intossicazioni alimentari. Era considerata di grande importanza anche nell'antico Egitto, in Assiria e in India. Pare inoltre che due famosissimi medici dell’antica Grecia, Ippocrate (il “padre” della medicina) e Galeno, la prescrivessero per curare le coliche, la tosse e i disturbi dello stomaco. Sant' Ildegarda da Bingen, nel XII° secolo, la prescriveva per i problemi gastrici e cardiaci. I frati domenicani nel XV° secolo ne promossero una maggior diffusione in Europa.
L’utilizzo della liquirizia è continuato nei secoli, ma venne valorizzato dalla medicina negli anni ’50, quando gli studi dimostrarono che era in grado di cicatrizzare le ulcere dello stomaco.

Proprietà

Il principio attivo più importante della liquirizia, oltre alle vitamine, è la già citata glicirrizina che svolge un’azione antinfiammatoria (grazie alla presenza di flavonoidi) ed antivirale. La liquirizia diminuisce la densità sul muco dei bronchi e dei polmoni e ha un effetto fluidificante, antispasmodico ed espettorante nelle forme catarrali. Avendo proprietà emollienti, è efficace contro la tosse ed il mal di gola. È ottima, inoltre, contro le ulcere duodenali e le gastriti.
La liquirizia è anche una delle poche piante efficaci per aumentare la pressione arteriosa negli individui che soffrono di ipotensione. Esercita anche una blanda azione lassativa grazie alla presenza di mannite, agendo efficacemente contro la stitichezza. La radice di liquirizia svolge un’azione diuretica e digestiva. Dal punto di vista dietetico, la liquirizia viene utilizzata per creare l’”effetto di sazietà”.

I flavonoidi contenuti nella liquirizia svolgono una potente azione antiossidante e combattono i radicali liberi, proteggendo anche il cuore.

La liquirizia è efficace nella terapia delle malattie croniche del fegato e delle malattie reumatiche.
Viene impiegata anche nelle cure dell’equilibrio ormonale. I decotti di liquirizia vengono inoltre utilizzati per combattere il tabagismo.

La liquirizia, comunque, va assunta occasionalmente, prestando attenzione a non superare il dosaggio di mezzo grammo al giorno di glicirrizina. Un eccessivo consumo di liquirizia può causare ipertensione. La liquirizia è inoltre sconsigliata alle donne in stato di gravidanza o allattamento e ai diabetici.

Utilizzata esternamente, la liquirizia è utilizzata come antisettico e come cicatrizzante. Viene utilizzata anche nella terapia dell’Herpes e delle infiammazioni cutanee come le dermatiti, l'eczema e la psoriasi.

Utilizzo alimentare e curiosità

La liquirizia viene largamente impiegata per la preparazione di dolci, caramelle, confetti, decotti, tisane (e perfino marmellate!).

Pare che bastoncini di liquirizia siano stati ritrovati nella tomba del faraone egiziano Tutankamon.

Quando i primi coloni giunsero nel Nord America, notarono che i pellerossa utilizzavano infusi di liquirizia americana come lassativo, per la cura delle malattie dell’orecchio e per coprire il sapore amaro di altre erbe.