Tuesday, July 13, 2010

Come curarsi dalle allergie. Rimedi naturali e sani.


Intervista con Dott. Jaromir Bertlik (Canada). Tradotta letteralmente dall’inglese.
La medicina d’oggi si sviluppa molto velocemente, dispone con sempre più mezzi e le possibilità ma nonostante quelli il tasso delle persone malate cresce. Che cosa sta causando questa situazione?
Al peggioramento di stato della società d’oggi influisce lo stile di vita. Troppa fretta, le sostanze chimiche alimentari, mancanza di tempo per poter rilassarsi. I prodotti alimentari che usiamo oggi sono di una qualità inferiore a quelli di p.e. cinquanta anni fa. Sempre più persone soffrono per esempio d’allergia al latte ed i prodotti lattici. E’ perché nel settore alimentare sono utilizzati antibiotici, ormoni e sostanze chimiche varie. Le persone con gli alimenti ricevono una quantità alta di tossine. L’organismo non riesce a farcela con esse. Questo causa tante malattie.
Come influisce allo stato della nostra salute la nostra psichica?
Molto notevolmente perché la psichica influisce alla chimica del cervello che di seguito influisce alla nostra salute. Spesso succede che per lo stress inizia a mancare il bilancio giusto nella chimica del nostro organismo e questo comporta delle conseguenze gravi. Dobbiamo necessariamente trovare il tempo per l’igiene psichica, lo stile di vita sano e relax.
Come Alveo influisce al sistema nervoso centrale (SNC)?
Uno degli scopi principali di Alveo è la purificazione dell’organismo, soprattutto del fegato e del sistema digestivo. Il fegato è una specie di sistema di filtrazione, con i polmoni e i reni trova le tossine e le elimina. Quando nell’organismo si trovano meno tossine assieme col SNC è più pulito e funziona meglio. Questo influisce positivamente agli spazi intercellulari che sono meglio ossigenati. Migliora anche il metabolismo di ossigeno, idrogeno, dei minerali e di tutte le altre sostanze. Grazie a quello uomo si sente meglio perché tutto l’organismo è correttamente ossigenato e nutrito.
Come Alveo migliora il processo di omeostasi?
L’omeostasi è un bilancio stabile delle reazioni chimiche nell’organismo. Le cellule devono utilizzare in maniera migliore le sostanze alimentari fornite, così funzionano bene. Però quando manca qualche sostanza, p.e. potassio, magnesio o sodio iniziano i problemi. Le cellule lo accumulano dentro e noi ci sentiamo male, come se fossimo gonfi. Mentre quando le cellule perdono qualche sostanza è come se ci fossimo ritirati e questo influisce negativamente alla nostra salute. L’organismo va gestito nella maniera stabile. Il compito principale di Alveo è la purificazione degli spazi intercellulari da tutte le sostanze inutili ed il mantenimento del livello ottimale di afflusso delle sostanze alimentari alle cellule.

Da dove nascono le allergie?
Allergia è il disturbo nel sistema immunitario ed essa rende visibili i problemi della salute. Lo scopo principale di utilizzo di Alveo è la purificazione del sistema digerente. Per fare un esempio esso potrebbe essere paragonato ad un sistema dei tubi in un edificio che con passare gli anni, essendo utilizzato, diventa sporco e quindi sporca tutto ciò che passa tramite esso. Anche quello che passa è pulito, lascia sempre qualche reso e quindi il diametro diminuisce. Le sostanze alimentari sono fornite tramite intestini. Se in essi si trovano dei resti quelle sostanze passano all’organismo e tutti i sistemi, compreso immunitario, non funzionano correttamente. Possono nascere dei problemi nella emissione delle proteine speciali, immunoglobuline e diventiamo sensibili ad alcuni elementi degli alimenti oppure altri fattori come la polvere, erba o pelame. Immunoglobuline sono prodotte in una parte dell’intestino tenue. Se in quella zona sono accumulate le tossine, il trasporto di immunoglobuline diventa impossibile. Alveo è uno strumento efficace e leggero che purifica da quelle tossine.
Spesso capita che il preparato viene comprato dalle persone più giovani per i genitori ammalati. E invece anche il loro stile di vita è simile e anche loro potrebbero ammalarsi. Alveo potrebbe essere un rimedio?
Spesso succede che aiutiamo gli altri dimenticandoci che soprattutto dobbiamo tutelare la propria salute. E’ meglio provvedere contro le malattie che aspettare che ci sia una necessità di intervento medico. Dobbiamo capire che giorno dopo giorno respirando e alimentandoci assorbiamo sempre più tossine. Se il fegato ed i reni non riescono a filtrarle, esse si cumulano nell’organismo, circolano col sangue e rallentano i processi vitali. Noi continuiamo a crescere fino all’età di 25 anni circa, dopo iniziamo a invecchiare perciò le funzioni dell’organismo rallentano. Per questo sempre più persone hanno dei problemi con la salute. Se nel momento giusto non inizieremo a provvedere nella cura della salute, non dobbiamo stupirci che a 50 anni inizieremo ad ammalarci.
Alveo non contrasta con la terapia farmacologia?
Bevendo alveo non bisogna non prendere più dei medicinali prescritti. Ma dopo 2 – 4 mesi quando lo stato d’animo, lo stato della salute e gli esiti degli esami migliorano bisogna rivedere col medico la quantità dei medicinali da prendere. L’unico contrasto per prendere Alveo sono le sessioni di chemioterapia nella cura delle malattie tumorali. Quella specie di terapia influisce al sistema immunitario. Si creerebbe quindi un cerchio chiuso: da un lato rafforzamento e dall’altro indebolimento. Un altro contrasto per utilizzo di Alveo è il momento dopo il trapianto degli organi. Negli altri casi possiamo bere Alveo anche perché aumentando lo spazio di assorbimento nell’organismo il preparato migliora l’efficacia dei farmaci
Grazie per la disponibilità.

Wednesday, March 31, 2010

La Liquirizia (Glycyrrhiza Glabra)



















Per saperne subito di più  entra nel sito: http://erbedellasalute.elitaris.com/index.php

La Liquirizia (Glycyrrhiza Glabra) è una pianta erbacea perenne che appartiene alla famiglia delle Leguminose. Può superare il metro e mezzo d'altezza. I piccoli fiori sono di colore viola-azzurro intenso.

Il nome significa "radice dolce" e deriva dal greco (glykys =dolce e riza =radice).
Cresce lungo le calde coste dell'Europa mediterranea in terreni sabbiosi, aridi e argillosi e in Paesi dell’Asia meridionale come Cina, Afghanistan, Pakistan e Turchia. In Italia è presente in Abruzzo, Basilicata, Sicilia e, soprattutto, in Calabria (dove, secondo l’autorevole Enciclopedia Britannica, si coltiva la miglior qualità di liquirizia del mondo).

È una pianta aromatizzante, dissetante e dolcificante. Le radici, sbucciate e fatte essiccare, vengono vendute sotto forma di bastoncini di piccole dimensioni da masticare, ma sono impiegate soprattutto per l'estrazione del succo che ha un sapore agrodolce ed è costituito per il 10-20% da glicirrizina. Una lunga bollitura dalle radici permette di ottenere un succo molto scuro, che costituisce la base per la produzione della liquirizia nera e viene utilizzato per vari scopi: aromatizzare e colorare la birra, preparare pasticche, realizzare prodotti farmaceutici e di erboristeria, migliorare l’aroma e la qualità del tabacco.

Storia

L’utilizzo della liquirizia risale a molto tempo fa, era conosciuta in Asia già nel 3000 a.C. Viene citata nel Pen Ts’ao Ching, il primo e più classico erbario dell’antica Cina. La Cina è il Paese dove la liquirizia viene utilizzata da sempre per guarire la tosse, per curare i disturbi del fegato e le intossicazioni alimentari. Era considerata di grande importanza anche nell'antico Egitto, in Assiria e in India. Pare inoltre che due famosissimi medici dell’antica Grecia, Ippocrate (il “padre” della medicina) e Galeno, la prescrivessero per curare le coliche, la tosse e i disturbi dello stomaco. Sant' Ildegarda da Bingen, nel XII° secolo, la prescriveva per i problemi gastrici e cardiaci. I frati domenicani nel XV° secolo ne promossero una maggior diffusione in Europa.
L’utilizzo della liquirizia è continuato nei secoli, ma venne valorizzato dalla medicina negli anni ’50, quando gli studi dimostrarono che era in grado di cicatrizzare le ulcere dello stomaco.

Proprietà

Il principio attivo più importante della liquirizia, oltre alle vitamine, è la già citata glicirrizina che svolge un’azione antinfiammatoria (grazie alla presenza di flavonoidi) ed antivirale. La liquirizia diminuisce la densità sul muco dei bronchi e dei polmoni e ha un effetto fluidificante, antispasmodico ed espettorante nelle forme catarrali. Avendo proprietà emollienti, è efficace contro la tosse ed il mal di gola. È ottima, inoltre, contro le ulcere duodenali e le gastriti.
La liquirizia è anche una delle poche piante efficaci per aumentare la pressione arteriosa negli individui che soffrono di ipotensione. Esercita anche una blanda azione lassativa grazie alla presenza di mannite, agendo efficacemente contro la stitichezza. La radice di liquirizia svolge un’azione diuretica e digestiva. Dal punto di vista dietetico, la liquirizia viene utilizzata per creare l’”effetto di sazietà”.

I flavonoidi contenuti nella liquirizia svolgono una potente azione antiossidante e combattono i radicali liberi, proteggendo anche il cuore.

La liquirizia è efficace nella terapia delle malattie croniche del fegato e delle malattie reumatiche.
Viene impiegata anche nelle cure dell’equilibrio ormonale. I decotti di liquirizia vengono inoltre utilizzati per combattere il tabagismo.

La liquirizia, comunque, va assunta occasionalmente, prestando attenzione a non superare il dosaggio di mezzo grammo al giorno di glicirrizina. Un eccessivo consumo di liquirizia può causare ipertensione. La liquirizia è inoltre sconsigliata alle donne in stato di gravidanza o allattamento e ai diabetici.

Utilizzata esternamente, la liquirizia è utilizzata come antisettico e come cicatrizzante. Viene utilizzata anche nella terapia dell’Herpes e delle infiammazioni cutanee come le dermatiti, l'eczema e la psoriasi.

Utilizzo alimentare e curiosità

La liquirizia viene largamente impiegata per la preparazione di dolci, caramelle, confetti, decotti, tisane (e perfino marmellate!).

Pare che bastoncini di liquirizia siano stati ritrovati nella tomba del faraone egiziano Tutankamon.

Quando i primi coloni giunsero nel Nord America, notarono che i pellerossa utilizzavano infusi di liquirizia americana come lassativo, per la cura delle malattie dell’orecchio e per coprire il sapore amaro di altre erbe.



Thursday, February 18, 2010

Achillea Millefoglie


L’Achillea Millefoglie (Achillea millefolium L.) è una pianta sempreverde di tipo erbaceo, perenne ed intensamente aromatica.

Viene chiamata anche con una svariata quantità di altri nomi suggestivi.
Eccone alcuni: Erba dei Somari, Erba del Soldato, Erba del Marchese, Erba Pennina, Sanguinella, Stagnadora, Stagna Sangue, Erba dei Tagli, Erba de Feridas, Cent Pied.

Ha un fusto rigido e ramificato, foglie leggermente pelose, frastagliate (da qui il nome: Millefoglie) e lanceolate e fiori profumati bianchi o con sfumature rosa. Ha un’altezza compresa tra i 50 cm. ed il metro e mezzo. La sua radice è strisciante e tortuosa.

Originaria dell’Europa, dell’Asia settentrionale e dell’America settentrionale, l'Achillea Millefoglie è diffusa nell’ Italia settentrionale e sugli Appennini. Fiorisce sia in pianura che in montagna. Si trova solitamente in prati, pascoli e campi incolti, lungo i bordi dei sentieri e delle rocce fino ad oltre 2.200 mt. di altitudine. Non soffre il clima secco o freddo, ma si tiene lontana da habitat troppo umidi. In alcuni casi è infestante. Presenta un centinaio di varietà.
Alcuni nomi popolari con cui viene chiamata: “Erba dei Tagli”, “Erba de Feridas” o “Stagna Sangue”, confermano chiaramente le sue proprietà cicatrizzanti e le proprietà curative sugli arrossamenti e le infezioni cutanee.

Proprietà e Utilizzi:

L’Achillea Millefoglie ha una serie di proprietà quasi infinita e profondi effetti, sia nei trattamenti interni che esterni.

Viene utilizzata sia dalla medicina alternativa che da quella tradizionale per curare ferite, emorragie, febbre, epilessia ed ipertensione.

Ha proprietà aromatiche, emostatiche, batteriostatiche, espettoranti, antiseborroiche, antisettiche, diuretiche, antinfiammatorie (grazie alla presenza di azulene, acido salicilico, mentolo e tannini), sedative e antispasmodiche (aiuta, in particolare, a diminuire il dolore ed il ritorno del flusso mestruale e si utilizza anche per maschere calmanti e bagni rilassanti).

Come già ricordato, l’Achillea favorisce la cicatrizzazione e la disinfezione delle ferite (anche quelle ulcerose). Riattiva inoltre la circolazione e svolge un’azione astringente, antinfiammatoria e antisettica sulle mucose, sia interne che esterne.

Utilizzata come amaro-tonico, grazie all’ azulene, è in grado di rilassare la muscolatura liscia dell' apparato digerente, di stimolare l'appetito e di migliorare la digestione.

Si dimostra utilissima nella cura delle emorroidi, in particolare di quelle sanguinanti, grazie alla presenza dell'achilleina e dell'achilletina.

Viene usata nelle terapie dei disturbi gastrici e di quelli cardiocircolatori, delle prostatiti e della nausea.
Rallenta le diarree, viene utilizzata anche in caso di infiammazione dei reni e di colite, di dolori muscolari e torcicollo, come depurativo e come dimagrante. Attenua persino i fastidi della menopausa.
Viene utilizzata esternamente per impacchi contro le screpolature, per le varici e nel settore cosmetico, per pomate e creme solari.

Ha infine proprietà vasodilatatorie, è quindi perfetta per mani e piedi freddi.

Vengono utilizzati soprattutto i fiori e le foglie. L’impiego farmaceutico e fitoterapico dell’Achillea avviene sotto forma di decotto, di infuso, di succo di pianta fresca, di tintura madre e di olio essenziale (quest’ultimo è molto efficace per calmare i dolori reumatici e le nevralgie).

Il momento migliore per la raccolta dell’Achillea è l’estate, quando cominciano ad essiccare sia le foglie che i fiori. Questi ultimi devono essere raccolti di preferenza quando il sole è rovente e le loro qualità aromatiche e terapeutiche sono massime.

Storia e curiosità

Il nome “Achillea” è da collegare all’eroe greco Achille. Secondo quanto tramandatoci da Plinio, Achille curò le ferite di Telefo, re della Misia, e dei suoi compagni di guerra, nell'assedio di Troia e in altre battaglie. Sembra che ad informare Achille delle capacità cicatrizzanti ed emostatiche della pianta fu il suo maestro Chirone. Il nome definitivo della pianta fu comunque scelto da Linneo. Anche il medico greco Discoride la raccomandava per la cura delle ferite.

Nella medicina tradizione cinese, l’Achillea veniva impiegata per curare le irritazioni e i gonfiori provocati dai morsi dei cani e dei serpenti.

In India, è considerata efficacissima per la cura della febbre dalla medicina tradizionale Ayurvedica.

Nella tradizione medica degli indiani d’America sono assai note le sue qualità antispastiche.

I Celti la usavano nelle cerimonie magiche, in Irlanda veniva utilizzata per scacciare il malocchio e le malattie, i Cinesi la impiegavano per predire il futuro.
L'Achillea Millefoglie era ricercatissima in passato anche da spadaccini e sciabolatori per le sue proprietà cicatrizzanti.

Cucina

Il gusto dei fiori dell’Achillea è amarognolo, ma gradevole. Viene impiegata come aromatico e come aperitivo. Le foglie e i fiori essiccati vengono impiegati nella preparazione di alcuni liquori (soprattutto le varietà nane delle Alpi). Il celeberrimo genepy bianco, utilizzato nella preparazione di liquori ed amari, è in realtà una varietà di Achillea: l'Achillea moscata.
In Svezia veniva impiegata per fare la birra.

Le foglie più tenere, particolarmente aromatiche, possono essere aggiunte ad insalate e minestre. L’Achillea è eccellente anche per insaporire alcune salse.

anche Achillea Millefoglie fa parte di Alveo